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Problemi di massimo e minimo

Con lo scopo principale di fissare le notazioni riportiamo qui i risultati principali relativi al problema della ricerca dei massimi e minimi per le funzioni di più variabili.

La definizione di massimo e minimo relativo (o assoluto) per una funzione di più variabili si dà in modo ovvio. Per queste funzioni si possono presentare anche situazioni più complesse di quelle viste per le funzioni di una variabile. In particolare si definisce punto di sella un punto x0 per cui passano due rette lungo una delle quali la funzione ha massimo, mentre lungo l'altra ha minimo.

punto elenco Massimi e minimi liberi

Per la determinazione del "segno" di una forma quadratica è importante il teorema seguente, di Jacobi (o di Sylvester-Jacobi). Considerata la forma quadratica associata alla matrice simmetrica img e detti img, img, ..., i suoi minori principali,

Il caso n = 2

Nel caso delle funzioni di due variabili, particolarmente importante, si dimostra che la forma quadratica di matrice img è

punto elenco Massimi e minimi vincolati

Data una funzione f: EcontenutoRnR, un sottoinsieme proprio e non vuoto Γ di E si dice un vincolo per f. Un punto x0 è di estremo relativo vincolato o condizionato per f, se è un estremo per la restrizione di f a Γ.

Ci interesseranno in maniera esclusiva i casi con n= 2 e n = 3. In questo caso i vincoli più comuni sono:

Nei primi due casi si parla di estremi vincolati con un vincolo, nel terzo con due vincoli. Naturalmente le equazioni considerate nei vincoli definiranno effettivamente delle curve o delle superfici solo sotto opportune ipotesi di regolarità, che noi riterremo sempre verificate.

La ricerca dei massimi e minimi vincolati si può fare con i metodi visti per i massimi e minimi liberi se i vincoli sono "esplicitabili". Più precisamente:

Negli altri casi si usa il metodo dei moltiplicatori di Lagrange, valido sotto opportune ipotesi di regolarità e che, comunque, esprime solo una condizione necessaria per l'esistenza di massimi e minimi vincolati. L'enunciato del metodo si può sintetizzare come segue.

Si supponga che sia la funzione f che i vincoli g, h siano di classe C1 su un aperto A. Sia poi x0 un punto appartenente ai vincoli e si supponga che, nel caso di un solo vincolo, nablag(x0)≠0, nel caso di due vincoli, la matrice img abbia, nel punto x0, rango 2. Si consideri poi la funzione L = fgh, a volte detta funzione Lagrangiana. Se il punto x0 è di estremo relativo, allora tutte le derivate della funzione L (rispetto a x, y, z, λ, μ) sono nulle.

In dettaglio, i punti di estremo relativo vanno ricercati fra le soluzioni dei sistemi:

In pratica di solito il vincolo è un insieme chiuso e limitato e le ipotesi di regolarità per f garantiscono l'esistenza di un punto di massimo assoluto e di un punto di minimo assoluto. Essi vanno ricercati tra i punti che soddisfano i sistemi sopra considerati e tra quelli dove il gradiente di g è zero, oppure dove la matrice img ha rango minore di due.

pagina pubblicata il 29/04/2004 - ultimo aggiornamento il 04/05/2004