Si vuole calcolare
(a+b)n. Il metodo studiato abitualmente nei
primi anni di scuola superiore si basa sulla costruzione del
cosiddetto Triangolo di Tartaglia o di Pascal.
Il sistema è efficiente per piccoli valori di n,
ma diventa pesante per grandi valori, perché richiede la
costruzione di tutte le righe precedenti l'ennesima, prima
di costruire l'ennesima. La formula che qui proporremo
consente di superare questo ostacolo ed ha anche altri usi
importanti.
Consideriamo dunque la potenza
(a+b)n, dove a e
b sono reali e n è naturale. Per
calcolare lo sviluppo si deve eseguire il prodotto:
(a+b)n =
(a+b)·(a+b)·...·(a+b)
(n volte). E' ovvio che il risultato sarà
costituito dalla somma di tanti monomi del tipo
akbn-k, con k compreso
tra 0 ed n, con opportuni coefficienti, per determinare
i quali si tratta di contare quante volte compare ciascuno di
questi monomi. Il calcolo è facile se si tiene conto che
basterà scegliere k volte il fattore a
tra gli n fattori, e di conseguenza n-k volte
il fattore b nei rimanenti. Il numero cercato è
allora (visto che l'ordine non conta!) .Otteniamo la formula:
Questa formula spiega perché il numero si chiama coefficiente binomiale. La formula è
nota con il nome di Formula del binomio di Newton.