Ho preso in prestito il titolo per questo post da una gentile lettera di un navigatore del nostro sito, che qui ringrazio pubblicamente.
In effetti in molti casi i docenti vengono visti come degli "strangolatori", in termini di voti e di compiti in classe. La mia esperienza di studente, prima ancora che di docente, mi conferma che purtroppo una tale situazione non è infrequente: ricordo ancora una delle mie prof. di lettere al liceo che ci faceva memorizzare, per punizione, intere pagine di regole di latino (che eravamo costretti a scrivere su una rubrica in ordine alfabetico!!). Il risultato fu, naturalmente, che il già poco interesse che avevamo per il latino scomparve e ci vollero due anni di pazienza di una brava insegnante per farlo rinascere almeno in qualcuno di noi.
Purtroppo la tentazione di usare il sistema delle "punizioni" per inculcare negli allievi i contenuti delle varie discipline è molto forte e sicuramente è diffusa l'idea che lo studente è stimolato a studiare solo se la sufficienza se la deve sudare; i voti superiori al sette-otto vengono poi assegnati solo ai "geni" e solo se le prove proposte sono ritenute particolarmente difficili.
Sono dell'opinione che per stimolare l'interesse degli studenti lo strumento "voto" debba essere usato con la massima moderazione e che si debba piuttosto premiare che punire. Parimenti non si deve avere paura a dare il massimo dei voti se una prova risulta correttamente svolta, indipendentemente dal suo livello di difficoltà.
Insomma: abbasso i docenti strangolatori!
Luciano Battaia - 19/02/2005
Premetto che sono uscito dal mondo della scuola molti anni fa e quindi la memoria dei fatti è inevitabilmente alterata.
Non ricordo docenti strangolatori, bensì parecchi docenti poco competenti, specialmente all'università. Se l'incompetenza tecnica non è accettabile al liceo, all'università diviene scandalo, anche perché il minor contatto con gli studenti non permette di supplire all'incompetenza tecnica con una adeguata consapevolezza dei problemi didattici.
Estremizzando: se l'indole del docente incompetente è buona, non è uno strangolatore ed ha contatti con i tesisti (seppur poco utili; è scarso, ma bonario: alcuni studenti chiedono la tesi; con lui/lei i tesisti non affrontano aspetti tecnici, perché sono studenti polarizzati al 'minimo sforzo'). Se è di indole cattiva, è a tutti gli effetti un docente strangolatore (non ha tesisti, agli esami è una guerra). Se è tecnicamente competente, indipendentemente dalla severità, avrà sempre contatti con gli studenti (se è severo è uno strangolatore? mi verrebbe da dire: no).
mm - 22/02/2005